Conferenza di Davide Ruzzon: Tuning Architecture with Humans
4/6/2024, ore 10.00, Polo Scientifico dei Rizzi, via delle Scienze 206, Udine, aula B032
Martedì 4 giugno 2024 alle ore 10.00, nell'aula B032 del polo Scientifico dei Rizzi in via delle Scienze 206 a Udine, Davide Ruzzon terrà la conferenza dal titolo: Tuning Architecture with Humans. Neuroscience applied to Architectural Design, con la presentazione del volume omonimo edito dalla casa editrice Mimesis, all'interno delle iniziative del Laboratorio Tematico di Progettazione del Corso di laurea in Scienze dell'architettura, tenuto dai docenti Alberto Sdegno e Luca Zecchin.
Abstract: Perché l’architettura? Di cosa parliamo quando ci chiediamo qual è la forma appropriata, la forma adeguata per realizzare un edificio? Potremmo rispondere che seguendo un programma funzionale, le normative, ed oggi, i principi dell sostenibilità siamo in grado di realizzare la forma giusta. Eppure, lo sappiamo abbastanza istintivamente, sappiamo che non è così. Il guaio per noi architetti, certo non per coloro che si limitano a mettere insieme i dettami che la tecnica suggerisce, è capire come collegare l’arché con la tettonica, ovvero come fare architettura. Realizzare un artefatto che trasformi un lembo di spazio in un luogo richiede l’avvio di un processo di interrogazione che esce dai confini della disciplina. Infatti, è proprio l’uomo come soggetto che interagisce con la tettonica a riconoscere, attraverso le sue risposte emotive, che sono corporee e fisiologiche, se l’arché è stato tradotto in forma nel modo appropriato. Le neuroscienze sono, con la psicologia ambientale, e con la filosofia, i territori che dobbiamo conoscere per capire come disegnare. Attraverso la conoscenza che possiamo acquisire sulla dinamica della percezione, sulla memoria corporea e sugli schemi d’interazione corpo-ambiente, sulla nascita della coscienza, sul ruolo delle emozioni possiamo comprendere, prima di tutto, perché è arrivata l’architettura, e che ruolo ha avuto nell’evoluzione della specie Homo Sapiens, a partire dall’Homo Erectus. Scrutare quattordicimila anni di storia dell’architettura, attraverso questa lente, sarebbe molto utile per capire la profonda crisi avviata dallo sviluppo della Modernità, a partire dalla grande trasformazione delle città e dei luoghi artificiali che hanno ospitato negli ultimi duecento anni la vita sociale delle comunità. Il corpo delle persone è la sede centrale del nostro interesse. I desideri, ovvero l’essenza emotiva delle nostre esperienze quotidiane, sono custoditi nella memoria del corpo in azione, in movimento nello spazio, stratificati in una traiettoria evolutiva. Gli umani proiettano nello spazio questi desideri sotto forma di schemi di interazione dinamica tra movimento (reale o immaginario) e forma spaziale. Il desiderio costituisce l’unico arché che la tettonica deve interpretare nel progetto. Oggi l’architetto può riappropriarsi del significato di fare spazio proprio a partire dalla consapevolezza del legame che unisce salute, intesa come benessere mentale profondo, e costruzione tecnica.
Davide Ruzzon (1965) si laurea in architettura allo Iuav di Venezia nel 1992 e inizia a svolgere attività professionale. Nel
2000 fonda TA Tuning Architecture, gruppo multidisciplinare nel quale confluiscono competenze diverse: neuroscienze, architettura, ingegneria strutturale, impiantistica, grafica e comunicazione. Dopo la laurea collabora, per alcuni anni, alla Cattedra di Scenografia allo IUAV di Venezia, mentre nello stesso periodo inizia una collaborazione con l'Istituto Gramsci Veneto finalizzata allo sviluppo del dibattito su città, territorio ed architettura. Dal 1993, nell'ambito delle attività promosse dalla sede veneziana dell' Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli è ideatore e organizzatore di seminari e convegni sull'architettura contemporanea. Nello stesso anno inizia una collaborazione con Anfione e Zeto, per la quale cura la sezione Materiali dell'opera. Nel 2002 fonda la rivista di architettura on line TArch, alla quale collaborano Vittorio Gregotti, Bernardo Secchi, Sergio Poretti, Paola Viganò, Marco Biraghi e Massimo Cacciari. Nel 2012 ha collaborato al Corso di Critica dell’architettura Contemporanea del Politecnico di Milano.
‘L’architettura delle differenze’ viene pubblicata nel marzo del 2013. L’anno seguente avvia un progetto multidisciplinare per la rigenarazione urbana e il recupero di una dimensione partecipata ed attiva delle trasformazioni urbane: Riattiwa.
Ha realizzato edifici destinati ad attività pubbliche e private, a partire dal 1994: residenze private, impianti sportivi, uffici, strutture commerciali e servizi pubblici.
Nel 2015 ha avviato insieme a Vittorio Gallese una ricerca internazionale, ROOMS, che vede coinvolti studiosi di tutto il mondo, sul rapporto tra le neuroscienze e l’architettura. Nel 2016 fonda TUNED, che guiderà fino al 2023, all’interno di Lombardini22 SpA di Milano, un programma per lo sviluppo e l’applicazione delle neuroscienze al progetto architettonico.
Nel 2017 ha fondato ed avviato allo Iuav di Venezia il Master NAAD ‘Neuroscience Applied to Architectural Design’, giunto alla sua seconda edizione. Nello stesso anno, con Sarah Robinson e Alessandro Gattara, fonda 'Intertwining' una rivista d'architettura e neuroscienze, pubblicata da Mimesis International. Nel 2020 entra a far parte del Program Committee della European Healthcare Design Conference, che si tiene ogni anno a Londra. Nel 2023 diviene membro dell’Advisory Council della Academy of Neuroscience for Architecture di San Diego, fondando il chapter italiano dell’AnfA, ed assume la direzione della sezione ‘Neuroscienze ed Architettura’ del Giornale dell’Architettura.
La conferenza sarà tenuta in italiano.
L'iniziativa è aperta a tutti.